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Itinerari nell'area fiorentina

  • Abitazioni e luoghi di lavoro di Ser Piero da Vinci

    Ser Piero, padre di Leonardo, fu notaio in Firenze dal 1448 al 1504. Ebbe sempre lo studio nei pressi del “Palazzo del Podestà”, oggi sede del Museo del Bargello; le diverse case in cui abitò nel corso degli anni si trovarono quindi costantemente vicino al luogo di lavoro, in un’area ristretta compresa tra via Ghibellina e la Piazza di Parte Guelfa.

  • Annotazioni di scienza e tecnologia

    Nel suo primo periodo fiorentino, prima del 1481, Leonardo elaborò moltissimi studi tecnologici, oggi raccolti prevalentemente nel Codice Atlantico, oltre che nel Codice Arundel e nella raccolta del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi. Dimostrano una notevole evoluzione grafica e metodologica rispetto agli ingegneri del Rinascimento che lo hanno preceduto, da Brunelleschi a Francesco di Giorgio Martini, e vi sono evidenti riferimenti alla trattatistica greco-romana; l'interesse per la scienza e la tecnologia caratterizzò anche il secondo periodo fiorentino di Leonardo.

  • Appunti e aneddoti di vita quotidiana

    La quotidianità di Leonardo ha spesso rischiato di sconfinare nella leggenda, ma dalle sue carte autografe emerge invece un ritratto umanissimo e nient’affatto mitologico del genio vinciano. È da questi documenti ricchi di intuizioni e osservazioni che bisogna quindi partire per riscoprire il vero volto di Leonardo.

  • Biblioteche e Archivi

    Di Leonardo è stato possibile ricostruire la “Biblioteca ideale”, di cui facevano parte testi menzionati da lui stesso in diversi elenchi. Frequentò le biblioteche di San Marco e Santo Spirito, mentre oggi i documenti sulla sua vita e la sua famiglia si conservano soprattutto nell’Archivio di Stato e in quello dell’Opera del Duomo.

  • Committenti e famiglie, palazzi e conventi

    Ser Piero, padre di Leonardo, per la sua professione di notaio fu in rapporto di fiducia e di amicizia con le più prestigiose famiglie fiorentine e non solo (si pensi per esempio ai Bentivoglio, signori di Bologna). Lavorò, inoltre, per molte istituzioni civili e religiose come, ad esempio, i conventi di San Pier Martire, di San Donato a Scopeto e della Santissima Annunziata.
    Nei conventi e nei palazzi di Firenze Leonardo ebbe varie opportunità di accedere a materiali di studio e di ricevere commissioni per dipinti, oltre ad alcuni incarichi di consulenza e progettazione.

  • Disegni, dipinti e sculture

    Tra le opere riferite con certezza a Leonardo, quelle presenti in Toscana sono soprattutto concentrate agli Uffizi e ascrivibili al suo periodo giovanile, caratterizzato dalla collaborazione con il Verrocchio. A Firenze mancano invece manoscritti autografi del Vinci, e non si conosce la sorte dei cartoni per la Sant'Anna e per la Battaglia di Anghiari.

  • I colli fiorentini

    Leonardo studiò i colli che delimitano la conca di Firenze, sia come elemento paesaggistico sia come punto di osservazione per i rilevamenti finalizzati al progetto di canalizzazione dell’Arno. Ne disegnò i profili evidenziando Bellosguardo, Certosa, Fiesole, L’Incontro, Monte Ceceri, Monteoliveto, Montici e il Paradiso. Leonardo ripercorre visivamente lo scenario frutto di una straordinaria sintesi di natura e artificio, in cui progetta di intervenire razionalmente: il ductus è quello delle riprese dei Monti Pisani, ma con una maggiore finezza estetica e sensibilità ottico-percettiva, come in vedute en plein air di un viaggiatore del Romanticismo.

  • L'Arno da Rovezzano alle Cascine

    Per oltre 40 anni Leonardo dedicò parte dei suoi studi alla descrizione e possibile ridefinizione del corso dell'Arno. Grazie alle annotazioni presenti sulle carte di Windsor RL 12679 e RL 12680, sul Codice Leicester, il Codice Arundel e il Ms. L, è possibile ripercorrere l'ideale itinerario compiuto da Leonardo lungo il tratto fiorentino del fiume con i suoi ponti, il Bisarno, le rotture negli argini, i mulini e i renai.

  • Le Porte di Firenze

    Sulla carta RL 12681 di Windsor, datata attorno al 1515, Leonardo traccia la pianta schematica e idealizzata di Firenze indicando, lungo il poligono che rappresenta l'antica cinta muraria, solo dieci porte oltre alla Porticciola del Prato di Ognissanti segnata sul fiume.

  • Leonardo e i corsi d'acqua

    Lungo i fiumi e i torrenti della Toscana, accanto ai vari ponti che uniscono le rive, possiamo osservare decine di manufatti e luoghi suggestivi che, oltre ad una storia, hanno spesso una funzione fondamentale nell'economia del luogo ovvero quella dello sfruttamento delle acque per l'ottenimento di energia, come nel caso dei mulini, o la regimazione del loro corso per difendersi dalle piene, come nel caso degli argini. Alcuni di questi luoghi sono stati osservati e descritti da Leonardo da Vinci per il quale l’acqua era un elemento fondamentale nel disegno dell’Universo.
    I percorsi lungo le aste fluviali della Toscana, grazie alla collaborazione del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, consentono di scoprire opere idrauliche di primaria importanza molte delle quali attrassero lo sguardo penetrante di Leonardo da Vinci.

  • Luoghi di vita e di lavoro di Leonardo

    Nel 1469 Leonardo non figurava fra le «bocche» della famiglia del padre, a Vinci: per questo era invalsa la convinzione che si fosse trasferito a Firenze in quell’anno; in realtà, è presumibile che la sua formazione artistica in città sia stata assai più precoce. L’ultima notizia certa indica l’abitazione di Leonardo in Palazzo Martelli nel 1508, mentre l’ultimo suo progetto per Firenze, relativo al quartiere mediceo, risale invece al 1515.

  • Maestri, compagni, amici e allievi

    Ancora oggi sono da approfondire i legami di Leonardo coi suoi contemporanei, e la notevole influenza esercitata su di lui dai predecessori. Certamente studiò l’arte classica, ed ebbe una chiara ammirazione per Giotto, Masaccio e Brunelleschi. Il Verrocchio fu suo maestro, ma Leonardo guardò anche ai Pollaiolo e ai fiamminghi. Menzionò come amici, nei suoi manoscritti, alcuni fra i maggiori artisti del tempo, ed ebbe una bottega e una scuola di cui in passato si è sottovalutata l’importanza: la sua arte influenzò il tardo ‘400 fiorentino e il Manierismo toscano.

  • Progetti e lavori architettonici

    Leonardo fu interpellato spesso come consulente per iniziative promosse dalla Signoria fiorentina; e lavorò come progettista pure per la famiglia Medici. Numerosi furono i suoi studi per la ridefinizione della città secondo canoni ideali e nuove funzioni: fra questi si possono ricordare la proposta di sopraelevazione del Battistero, straordinarie opere di regimazione e canalizzazione delle acque dell’Arno, il quartiere e le stalle medicei fino a un riassetto geometrico della forma urbana.