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Botinaccio

In questo piccolo abitato posto sulle colline fra Montelupo e Montespertoli abitava nel 1869 Tommaso Vinci, un discendente della famiglia di Leonardo che possedeva a quel tempo l’archivio privato della famiglia. Il prezioso fondo archivistico era rimasto per secoli al ramo familiare di Orbignano finché alla fine del Settecento, con l’estinzione della linea maschile di quella discendenza passò per via femminile alla famiglia Corsi del popolo di Santa Lucia a Paterno, ancora nei dintorni di Vinci. L’archivio di famiglia dei da Vinci ricompare alla fine dell’Ottocento a Botinaccio, dove venne acquistato dal grande studioso di Leonardo Gustavo Uzielli.

Lucardo

Le origini di Lucardo risalgono all’Alto Medioevo, quando in questa località si trovava una delle curtis della famiglia comitale dei Cadolingi. A questa potente stirpe dovevano essere legati i personaggi dell’aristocrazia minore che, a partire dalla metà dell’XI secolo, sono rammentati in riferimento al castrum di Lucardo. Il piccolo centro della Val di Pesa, dopo le vicende della guerra di Semifonte, entrò definitivamente nell’orbita fiorentina. La trasformazione in residenza di campagna, per iniziativa dei nuovi proprietari fiorentini, non hanno cancellato del tutto l’aspetto del castello originario, forma con la quale Leonardo lo ha rappresentato su una delle sue mappe.

Montegufoni

Montegufoni è oggi una villa in stile barocco, tuttavia le sue origini sono ben più antiche. In questa località si trovava un castello che venne distrutto da Firenze all’inizio del XII secolo. Non si hanno più notizie di Montegufoni fino al XIV secolo quando la famiglia fiorentina degli Acciaioli rileva l’antico sito per farne la propria residenza di campagna. Leonardo lo disegna nelle forme raggiunte dagli interventi degli Acciaioli, quando Montegufoni aveva l’aspetto di una fortezza, complessi edilizi tipici delle campagne fiorentine del Tre-Quattrocento. Solo nel Seicento il fortilizio degli Acciaioli viene trasformato in una vera e propria villa.

Montespertoli

Il luogo denominato nei documenti più antichi monte sighipertuli / monte spertuli sembra essere stato dotato di strutture fortificate già dalla fine dell’XI secolo, con il coinvolgimento – seppure indiretto – del conte Uguccione dei Cadolingi. Dell’antico castello delle origini, che doveva occupare l’area sommitale del colle di Montespertoli (oggi proprietà Sonnino), non rimangono tracce. Ai primi del Cinquecento Leonardo rappresenta Montespertoli come un borgo fortificato: la parte più sviluppata dell’abitato basso medievale sorto lungo la via Volterrana doveva apparire, infatti, come un agglomerato denso e compatto.