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Cambiano

Il piccolo centro turrito disegnato da Leonardo e segnato con il nome di "camiā[no]" deve essere identificato con l’antico castello che doveva occupare la parte alta del rilievo che ospita oggi, alle sue pendici, la villa Pucci, nella frazione di Cambiano, nel comune di Castelfiorentino. Il castello della Valdelsa, in origine appartenente ai conti Cadolingi di Fucecchio, mantenne l’aspetto assunto nel Basso Medioevo fino all’età di Leonardo. Oggi del castello non è rimasta che la chiesa di San Prospero, visibile seppure in forme tarde nel giardino della villa Pucci. In origine doveva avere un impianto a tre navate ed un portico sulla facciata.

Castelfiorentino

L’antico castello dei conti Alberti compare nella famosa mappa leonardiana della Valdelsa RL 12278 (collezione Windsor Castle). Al tempo il grosso borgo fortificato appariva ancora nella forma raggiunta nel corso del Trecento, al momento della sua massima espansione. Delle mura con torri rompitratta disegnate da Leonardo si conserva un notevole porzione visibile oggi sulla parte alta di Castelforentino. Dal popoloso borgo Valdarnese proveniva il miniatore Vante degli Attavanti che probabilmente Leonardo aveva conosciuto durante gli anni in cui entrambi avevano frequentato la bottega del Verrocchio.

Castelnuovo d'Elsa

Il centro di Castelnuovo conserva l’impianto del castello bassomedievale che si trovava strategicamente sul confine dell’Elsa, e che passò sotto il controllo di Firenze solo dopo che, alla fine del Trecento, la città ne ebbe compromesso le strutture difensive. Il castello, articolato in una parte più alta in quota e in un borgo sottostante, era circondato da mura scandite da torri rompitratta, probabilmente costruite in laterizio. È questo l’aspetto con cui Leonardo rappresenta il piccolo centro valdelsano, che viene proposto dall’artista nelle forme di un piccolo castello turrito.

Granaiolo

L’antico castello guidingo di Granaiolo (sec. XII), posto strategicamente sul confine dell’Elsa, divenne oggetto di forte attenzione da parte della città di Firenze. La maggior parte delle informazioni sulla forma del castello disegnato da Leonardo provengono dalle fonti scritte: nel Quattrocento era circondato da un muro di difesa mentre alcune abitazioni erano realizzate in terra cruda. Il facile degrado di queste strutture deve aver contribuito alla cancellazione del castello, di cui rimane oggi la traccia toponomastica nel titolo della cappella della villa Pucci, che conserva il ricordo della chiesa castellana, Santa Maria al borgo vecchio.