X
Progetti e lavori architettonici

Progetti e lavori architettonici

Leonardo fu interpellato spesso come consulente per iniziative promosse dalla Signoria fiorentina; e lavorò come progettista pure per la famiglia Medici. Numerosi furono i suoi studi per la ridefinizione della città secondo canoni ideali e nuove funzioni: fra questi si possono ricordare la proposta di sopraelevazione del Battistero, straordinarie opere di regimazione e canalizzazione delle acque dell’Arno, il quartiere e le stalle medicei fino a un riassetto geometrico della forma urbana.

  • La sopraelevazione del monumento, immaginata da Leonardo, aveva in realtà dei precedenti: pochi anni prima, nel 1455, l’ingegnere e architetto bolognese Aristotile Fioravanti aveva spostato con successo una torre in Bologna; quest’ultimo aveva fra l’altro lavorato per amici o committenti di Leonardo. Il progetto di Leonardo prevedeva di sopraelevare il Battistero su quattro scalini, come si vede anche in un disegno attribuito a Francesco Granacci (che si conserva nel Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi) e in due ricostruzioni dell’edificio pubblicate nei Discorsi di Vincenzo Borghini.

  • Come risulta evidente da diversi disegni e schizzi di Leonardo, il Duomo di Firenze e, in particolare, la Cupola del Brunelleschi furono fondamentali per la sua formazione, soprattutto riguardo ai principi dell’architettura religiosa e del funzionamento delle macchine da cantiere.

  • Nel 1515 papa Leone X soggiornò a Firenze: la città organizzò straordinari festeggiamenti, alla cui organizzazione collaborarono alcuni dei maggiori artisti del tempo; nacque allora l’idea di ristrutturare la zona di Firenze compresa tra piazza San Marco e piazza San Lorenzo. Leonardo lavorò a un progetto articolato, che prevedeva: un nuovo palazzo mediceo di fronte a quello di Cosimo il Vecchio; la demolizione della chiesa di San Giovannino e la sua ricostruzione di fronte al nuovo palazzo; una facciata per San Lorenzo, con l’ampliamento della piazza; un nuovo assetto per la zona di San Marco.

  • Rientrato a Firenze nell'anno 1500, Leonardo fu consultato in merito al nuovo campanile di San Miniato e ai problemi della chiesa di San Salvatore al Monte: fra le Carte Strozziane dell’Archivio di Stato di Firenze è conservato il parere di Leonardo. Nel Codice Arundel si era già occupato delle rotture dei muri e dei loro rimedi; per il Tiburio del Duomo di Milano aveva espresso, nel Codice Atlantico, la similitudine fra il medico e l’architetto: Leonardo considerava infatti l'edificio come un organismo vivente, bisognoso, se "malato", di un "medico architetto”.

  • Poco fuori Firenze, percorrendo via Santa Margherita a Montici, si trova quella che era Villa Tovaglia. L’11 agosto 1500 Francesco Malatesta spedì da Firenze a Francesco II Gonzaga, che lo aveva richiesto, il rilievo della villa eseguito da Leonardo, come progetto per eseguirne una replica: in effetti, l’architettura di questo complesso architettonico, nonostante la discontinuità dovuta a rimaneggiamenti, è notevole. Da segnalare come Bartolomeo del Tovaglia fosse uno dei banchieri ricordati da Leonardo in un promemoria del Codice Atlantico fra i suoi corrispondenti dalla Francia e dalle Fiandre.