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I colli fiorentini

I colli fiorentini

Leonardo studiò i colli che delimitano la conca di Firenze, sia come elemento paesaggistico sia come punto di osservazione per i rilevamenti finalizzati al progetto di canalizzazione dell’Arno. Ne disegnò i profili evidenziando Bellosguardo, Certosa, Fiesole, L’Incontro, Monte Ceceri, Monteoliveto, Montici e il Paradiso. Leonardo ripercorre visivamente lo scenario frutto di una straordinaria sintesi di natura e artificio, in cui progetta di intervenire razionalmente: il ductus è quello delle riprese dei Monti Pisani, ma con una maggiore finezza estetica e sensibilità ottico-percettiva, come in vedute en plein air di un viaggiatore del Romanticismo.

  • Indicata da Leonardo in diversi documenti, la Certosa è uno dei principali centri religiosi e artistici nei dintorni di Firenze. Configurata come una cittadella della fede, conserva opere di grandi artisti soprattutto del ‘400 e del ‘500.

  • Sono tre i toponimi che emergono dai disegni che Leonardo dedica alla zona collinare posta a nord di Firenze: oltre a Monte Morello, il Vinci indica Fiesole, città di antica fondazione presso cui l’artista possedeva dei terreni, e il Monte Ceceri, dal quale un suo allievo, Zoroastro, si lanciò tentando di realizzare il sogno del volo umano.

  • Nel foglio 17r del Codice Madrid II, Leonardo disegna un paesaggio dei colli fiorentini nei dintorni di Villamagna. In particolare indica la sommità di un colle con la denominazione "L’Incontro". Qui, in posizione panoramica su Firenze e il Valdarno (a 559 metri slm), sorge dal XVIII secolo un convento francescano.

  • Le colline poste a meridione dell’Arno si ritrovano in un foglio del Codice Madrid II, nel quale Leonardo ne disegnò, diremmo oggi, lo skyline: vi è rappresentato ad esempio il colle di Monte Oliveto, su cui sorge ancora oggi la chiesa di San Bartolomeo a Monte Oliveto (che era parte di un ex complesso monastico situato di fianco all’attuale parco di Villa Strozzi); tuttora esistente è pure la torre di Bellosguardo, ben rinoscibile nel disegno, così come la chiesa di Santa Margherita a Montici.

  • Le due località si trovano sulla riva sinistra dell’Arno: Rusciano è una zona studiata da Leonardo anche in altre carte, e dà il nome alla villa che si trova al suo interno; quello detto del Paradiso è invece un colle ai cui piedi si trova un complesso monastico che venne realizzato ampliando i locali di un importante edificio preesistente, molto frequentato dai protagonisti della prima cultura umanistica fiorentina.