Leonardo studiò i colli che delimitano la conca di Firenze, sia come elemento paesaggistico sia come punto di osservazione per i rilevamenti finalizzati al progetto di canalizzazione dell’Arno. Ne disegnò i profili evidenziando Bellosguardo, Certosa, Fiesole, L’Incontro, Monte Ceceri, Monteoliveto, Montici e il Paradiso. Leonardo ripercorre visivamente lo scenario frutto di una straordinaria sintesi di natura e artificio, in cui progetta di intervenire razionalmente: il ductus è quello delle riprese dei Monti Pisani, ma con una maggiore finezza estetica e sensibilità ottico-percettiva, come in vedute en plein air di un viaggiatore del Romanticismo.