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Monsummano Alto

Attorno al Mille la località Montesumano apparteneva probabilmente alla fiscalità regia. Sul colle di Monsummano è documentato un castello solo a partire dal XII secolo, ed era controllato dai conti Alberti di Prato. Le tracce materiali del castello albertingo sono ancora perfettamente riconoscibili sulla cima del rilievo a forma di cono che si affaccia sul padule di Fucecchio. Nonostante il progressivo abbandono del sito, sullo scorcio del quattrocento Leonardo disegna il castello di Monsummano ancora caratterizzato dalle strutture difensive, ben riconoscibili sia nel famoso paesaggio del 1473 che in una delle mappe leonardiane del Valdarno Inferiore.

Montecarlo

Montecarlo, piccolo ma ben munito centro della Valdinievole, viene rappresentato da Leonardo nelle forme in cui lo vediamo oggi. Conserva, infatti, perfettamente l’impianto del castello trecentesco, il castrum Lucense, rifondato dalla città di Lucca dopo la distruzione dei fiorentini. Successivamente viene chiamato “Mons Caroli”, Montecarlo, con chiaro riferimento al giovane principe figlio del re di Lussemburgo e signore di Lucca. La maglia ortogonale del nuovo borgo fortificato che venne realizzato ai piedi della Rocca del Cerruglio è quella tipica dei centri di nuova fondazione.

Montevettolini

Il castello apparteneva in origine ai conti Alberti, tuttavia è nel corso dei secoli successivi che la sua posizione strategica, sulla linea di confine della Valdinievole fra Lucca, Pistoia e Firenze, ne ha condizionato la storia. Con la definitiva annessione alla Repubblica fiorentina il castello, non più sul limite di un confine ma ben collegato dal punto di vista delle comunicazioni, ha ritardato di circa un secolo l’inizio della fase di progressivo spopolamento tipico dei siti di altura della zona. Leonardo disegna in effetti il castello di Montevettolini ben definito nelle forme tipiche del borgo murato.