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Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio

Il centro, con sede a Castelmartini (PT), si occupa di ricerca, tutela e promozione delle aree umide del Padule di Fucecchio. Leonardo conosceva bene questo ambiente che sembra aver riprodotto anche nel suo famoso Paesaggio del 1473. Lo specchio d’acqua ferma, al centro del disegno, sembra solcato da due forme di natanti dalle prue ricurve, del tutto simili ai navicelli di padule che fino al secolo scorso trasportavano uomini e merci da un capo all’altro del Padule di Fucecchio. Il centro organizza anche visite nell’Area Naturalistica empolese di Arnovecchio, l’habitat sviluppatosi nel luogo particolare dove un tempo passava uno dei profondi meandri del fiume che Leonardo ha disegnato poco prima della sua rettificazione.

Fucecchio

Leonardo raffigura Fucecchio nelle forme raggiunte tra fine Duecento e primi del Trecento quando i borghi cresciuti all’esterno delle porte del castello più antico, fondato dai conti Cadolingi, furono circondati da mura dotate di torri rompitratta di cui alcune angolari, come si vede nel disegno leonardiano. Sulla cima del colle si riconosce la sagoma della Rocca Fiorentina che venne fatta realizzare dalla città dominante attorno al 1325. Oggi quattro delle sette torri della Rocca sono conservate nel parco del palazzo Corsini, sede del Museo di Fucecchio.

Museo Civico di Fucecchio

Nel 2019, anno Leonardiano, cade anche la ricorrenza dei 50 anni di storia del Museo di Fucecchio. Per questa occasione il museo si arricchisce di una nuova esposizione permanente che illustrerà la formazione del paesaggio medievale attorno a Fucecchio, antico castello cadolingio sulla Francigena che Leonardo ha raffigurato in una delle sue carte più famose nella forma che aveva raggiunto nel corso del Trecento, con i borghi chiusi da mura e il colle turrito della Rocca fiorentina. Leonardo è il filo conduttore della mostra Alle radici di un luogo leonardiano: una signoria e il suo paesaggio con cui si apre la nuova sezione permanente. Le trasformazioni del paesaggio ricostruite con strumenti digitali accompagnano il visitatore attraverso i secoli della storia di questo “luogo leonardiano”.

Padule di Fucecchio

Leonardo conosceva bene il padule di Fucecchio. Dal borgo di Vinci, passando da San Pantaleo, si arrivava in breve tempo sulle sponde del lago. Qui si trovavano numerosi approdi dove le tipiche imbarcazioni del padule portavano merci e persone da un lato all’altro dello specchio d’acqua. Leonardo ha disegnato il Padule di Fucecchio in diverse mappe dedicate al Valdarno Inferiore fra cui la carta della collezione Windsor Castle RL 12685. Anche nel famosissimo paesaggio leonardiano del 1473 conservato agli Uffizi sembra di riconoscere, sullo sfondo, le acque ferme del padule solcate, forse, da un navicello di padule.

Ponte a Cappiano

Il ponte medieceo di Cappiano ha rappresentato da sempre un luogo speciale nella storia delle Cerbaie. Durante l’Alto Medioevo era tappa della Francigena. Il luogo di sosta si chiamava Aqua Nigra per indicare, al tempo, il fiume Usciana, unico emissario del Padule di Fucecchio. Il ponte, attraversamento obbligato della strada romea, divenne strategico durante il periodo comunale quando in questa zona si fronteggiavano le città di Lucca e Firenze. Alla fine del Duecento il ponte di Cappiano venne fortificato con una torre in muratura ed è in questa forma che Leonardo lo disegna, prima della radicale ricostruzione voluta da Cosimo I.