Il complesso di Sant’Alluccio, con l’edificio signorile e gli annessi rurali, oggi allo stato di rudere, era parte della tenuta di campagna del Conte Spalletti di Lucciano (Quarrata). La torre, tutt’ora riconoscibile come parte del complesso signorile, viene tradizionalmente associata al luogo dell’antico spedale di Sant’Alluccio, che si vuole fondato dal santo ospitaliero lucchese Alluccio da Pescia vissuto a cavallo fra XI e XII secolo. Sant’Alluccio fu il fondatore dello spedale di Campugliano in Valdinievole e dal testo agiografico della Vita Alluccii si apprende che allo stesso santo si deve la fondazione di una serie di centri per l’accoglienza che sarebbero da collocarsi, secondo la storiografia tradizionale, nel territorio vinciano, presso la “Torre di Sant’Alluccio” del Montalbano. In realtà questa torre risulta attestata per la prima volta nei documenti in epoca piuttosto tarda, ai primi del Trecento. La “torre” viene infatti menzionata in un inventario dei beni del comune di Pistoia (Liber Censuum Comunis Pistorii) associata ad una chiesa dedicata a Sant’Alluccio: “ecclesia que vocatur Santalluccio cum turri sita in podio Montis Albani”. La chiesa e la torre appartenevano al plebato di Bacchereto, nella diocesi di Pistoia, e sul crinale del Montalbano segnavano il confine fra i contadi di Pistoia e Firenze. Di un hospitale, invece, si hanno notizie dalla metà del Duecento attraverso una serie di documenti assai noti che collegano questa fondazione alla famiglia dei conti Guidi, già signori dei castelli di Cerreto e Vinci. Nel 1254 i conti Guidi cedono a Firenze gran parte dei loro possessi in partibus Greti citando esplicitamente, assieme al castello e alla chiesa di Vinci, la “ecclesia sive hospitalis Sancti Allucii” con tutte le dipendenze. Fra queste vengono elencate una casa dello spedale ed un bosco (nemus) che sulla base dei nomi dei luoghi citati nel documento sarebbero da collocarsi poco sotto al luogo della Torre di Sant’Alluccio. Lo stesso documento sembra anche suggerire che l’ospedale aveva avuto in epoca più antica un altro titolo (San Giovanni), e che la dedica a Sant’Alluccio fosse successiva. Elencando, infatti, i confini della curia del castello di Vinci il documento cita l’“hospitale sancti Iohannis quod vocatur Sanctum Allucçum”.