Il Porticciolo della Marina di Piombino, posto in corrispondenza della Porta a mare (ora non più esistente), aveva prevalentemente una funzione di servizio alla città. Nel 1247 fu dotato della Fontana della Marina, o Fonte dei Canali (detta anche delle "Serpi in amore" per il bassorilievo raffigurante due serpi), di fondamentale importanza per l'approvvigionamento di acqua potabile della popolazione e delle imbarcazioni. Nella seconda metà del secolo XV il Porticciolo fu sottoposto ad una sistemazione razionale per volere di Jacopo III. Nel 1466 fu costruita una “tarsinata” (darsena protetta) per contenervi una galera a disposizione del Signore e altre piccole imbarcazioni mercantili. A maggiore difesa del piccolo approdo nel 1471 venne decisa la costruzione di una torre, ora non più esistente. Durante la visita del 1504, Leonardo da Vinci si interessò alla situazione dell'area del Porticciolo giudicandola come unico punto debole del tratto litorale essendo privo di opportune opere di difesa. Nel Codice di Madrid II si trova, infatti, un disegno in cui Leonardo raffigura un vero e proprio porto urbano, dotato di un bastione fortificato con torre di difesa, che avrebbe dovuto sostituire il Porticciolo. Più volte rimaneggiata nel corso del tempo, l'antica tarsinata è oggi un approdo caratteristico per le tradizionali attività della pesca.