Nel 1433 il nonno di Leonardo, Antonio di Ser Piero, dichiara di abitare in una casetta “posta nel borgo di Vinci con un poco d’orto”. Abitava lì con i genitori, la moglie e i figli: il padre Piero, che faceva anche lui il notaio ma non aveva raggiunto un livello professionale che gli permettesse di esercitare stabilmente in città; la moglie Lucia, originaria di Bacchereto, con il primogenito Piero, di sette anni, che sarà il padre di Leonardo, Giuliano di cinque e Violante di appena un anno; e infine il più piccolo, Francesco, che nascerà solo tre anni dopo. Nonostante i da Vinci avessero ottenuto fin dal Trecento la cittadinanza fiorentina di fatto continuarono ad abitare nel borgo valdarnese. Leonardo nacque nel 1452 quando Piero aveva ventisei anni ed era già notaio. A differenza del nonno suo omonimo, Piero ebbe una vita professionale lunga e fruttuosa che lo portava a risiedere spesso a Firenze. Per questo motivo si immagina che Leonardo abbia vissuto l’infanzia e la prima giovinezza nella casetta del borgo di Vinci descritta dal nonno Antonio nella portata del 1433. Le ricerche d’archivio di Renzo Cianchi consentono di individuare oggi la parte dell’antico borgo del castello in cui si trovava la casa dove ha vissuto Leonardo. Le carte, infatti, consentono una ricostruzione piuttosto dettagliata del mercatale, la piazza su cui si affacciava la famosa casetta con un poco d’orto. Come si vede bene nella pianta tardo cinquecentesca del castello disegnata dai Capitani di parte Guelfa, il mercatale corrispondeva all’attuale Piazza Leonardo da Vinci. Gli edifici allineati sul lato di ponente delimitavano la piazza occupata sul lato corto meridionale da un edificio a loggia e dal pozzo pubblico. La casa dei da Vinci si trovavano proprio sul lato meridionale, probabilmente dietro alla loggia che fino al secolo scorso occupava lo spazio posto fra Piazza Guazzesi e Piazza Leonardo da Vinci, quindi in corrispondenza dell’edificio d’angolo di piazza Guazzesi. Il semplice edificio del borgo venne ingrandito fra il 1468 e il 1469 quando Ser Piero, oramai ben avviato nella carriera di notaio che esercitava fra Pisa e Firenze, acquistò un edificio posto a fianco della prima casetta del borgo incrementandone i volumi. In quegli stessi anni Leonardo stava trasferendosi a Firenze per “andare a bottega” dal Verrocchio.