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San Lorenzo in Arniano

La chiesa di San Lorenzo, oggi ridotta allo stato di rudere, si trovava a poca distanza dal castello di Vinci, su uno dei rilievi del Montalbano che scendono verso la Val di Streda. Leonardo conosceva molto bene queste zone dove la sua famiglia, come risulta dalle dichiarazioni fiscali, possedeva terre lavorative. Ed è proprio per questa zona così ricca di corsi d’acqua che Leonardo progetta, presso Serravalle, un lago artificiale di cui si conservano tre carte. I ruderi della chiesa di San Lorenzo sono raggiungibili percorrendo uno dei “sentieri del Genio”, il sentiero di San Lorenzo, immerso nel paesaggio degli uliveti e dei vigneti di Leonardo.

La prima traccia dell’esistenza di questa chiesa risale alla metà del Duecento, quando apparteneva con certezza alla famiglia dei Conti Guidi, già signori di Vinci, Cerreto e di diversi altri castelli della zona. La chiesa di San Lorenzo de Armiano –così viene chiamata- si trova elencata fra i beni che la potente famiglia comitale fu indotta a cedere a Firenze nel 1254. A quel tempo, infatti, la città era impegnata nella costituzione del proprio dominio territoriale erodendo, in alcuni casi, le compagini territoriali delle più forti signorie di castello che si trovavano a metà Duecento, alle prese con crisi dinastiche e dissesti finanziari. La vendita del 1254, effettuata dai conti Guido Guerra e Ruggero, comprendeva, assieme alle quote parziali del castello e della chiesa di Vinci, l’intera quota della Ecclesia de Armiano.
All’inizio del Cinquecento, quando le fu annessa la vicina San Pantaleo (1506), la chiesa di San Lorenzo in Arniano risultava ancora in buono stato. Dopo la metà del secolo si infittiscono gli accenni alle brutte condizioni dell’immobile. Nel 1575 necessitava di restauri, come segnalato nelle visite pastorali del tempo, tanto che, come sembra, il rettore era costretto a dimorare presso la vicina Santa Lucia a Paterno. Nel 1616 la chiesa di San Lorenzo “manifesta ruina”, cioè minacciava di crollare, tanto che il suo rettore chiede di poter officiare esclusivamente nella vicina chiesa di Santa Lucia. Chiede infine la demolizione dell’edificio pericolante. Il vescovo ordinò ai parrocchiani il restauro urgente della chiesa, pena la demolizione della stessa entro tre mesi. La comunità non fu probabilmente in grado di farlo. Venne ordinato il trasferimento a Santa Lucia delle suppellettili della chiesa pericolante fra cui una bellissima tela raffigurante il santo titolare, San Lorenzo e la Vergine col Bambino che più tardi venne descritta come “assai antica e bella” (1735), “un quadro antico, superbo […]. Pare del Ghirlandaio” (1756). La chiesa di San Lorenzo è stata recentemente identificata in una delle coloniche lungo la via di San Lorenzo -oggi allo stato di rudere- che conserva, comunque, alcuni brani della muratura originaria. Lo stesso edificio è rappresentato anche da Leonardo in una delle carte che illustrano il progetto del lago artificiale che voleva realizzare proprio a valle del rilievo di Arniano. Nella carta dei Capitani di Parte Guelfa relativa al popolo di San Lorenzo a rgnano si vede la sagoma della chiesa come doveva apparire agli occhi di Leonardo: un piccolo oratorio ad aula unica con tetto a due spioventi ed un campanile a vela sulla parte posteriore del tetto.
Leonardo conosceva molto bene questi luoghi. Scorrendo le proprietà che suo padre dichiarò nella portata catastale del 1498 si trovano numerose terre poste nel popolo di San Lorenzo Angnani: terre lavoratie, ulivate, boschate, e chontenente viti (vigne), oltre ad almeno due casolari scoperti senza tecto et senza palchi che si trovavano nei luoghi chiamati Gello e Novelleta. Le piccole località dei poderi dei da Vinci nel popolo di San Lorenzo sono perfettamente identificabili oggi. Gli stessi nomi li ritroviamo infatti sia nelle piante tardo cinquecentesche dei Capitani di Parte Guelfa che nella cartografia storica successiva, relativamente a questa parte della campagna vinciana. Il paesaggio è quello delle pendici occidentali del Montalbano, quelle che guardano verso il castello di Vinci e che si possono ammirare ancora oggi. È possibile ripercorrere sulle orme di Leonardo il “sentiero di san Lorenzo”, all’interno del programma i “sentieri del Genio”.
A cura di
Silvia Leporatti
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