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Piazza Guidi di Mimmo Paladino

Il piccolo spazio vuoto fra le strette strade del castello di Vinci è stato recentemente coinvolto in un progetto di arte contemporanea. Sulla piazza si apre, infatti, l’ingresso della Palazzina Uzzielli, il nuovo spazio espositivo del Museo Leonardiano che si trova ad una certa distanza dalla sede storica. La nuova piazza Guidi ridisegnata dall’artista Mimmo Paladino conferisce un nuovo equilibrio al sistema dei due poli. La carica simbolica delle forme geometriche di Leonardo e le incisioni dell’universo di Mimmo Paladino ispirate al poliedro rinascimentale danno forma ad un inedito e suggestivo spazio urbano contemporaneo che accompagna il visitatore. I materiali impiegati sono la pietra calcarea delle Alpi Apuane, il metallo e il vetro, che si sposano perfettamente con il paesaggio della terra di Leonardo.

Con il concorso di idee indetto nel 2003 gli ideatori del progetto artistico Romano Nanni, Giacomo Dipietrantonio e Mario Cristiani volevano raggiungere l’obiettivo di fornire un’identità pubblica riconoscibile al nuovo ingresso utilizzando in chiave urbanistica e museologica gli spazi disponibili. E lo spazio disponibile era, per ragioni storiche, lo spazio angusto di uno scorcio urbano medievale. La soluzione dunque non si presentava facile. Fra le cinque proposte presentate fu scelta quella di Mimmo Paladino realizzata nel 2006. Lo spazio della piazzetta Guidi è diventato un percorso fisico e mentale. Il fulcro della nuova piazza è certamente il dodecaedro stellato di Leonardo, in alluminio, che segnala l’ingresso del nuovo polo espositivo dedicato alla sua opera di ingegnere, scienziato e architetto. È un omaggio a Leonardo reso attraverso una delle forme geometriche che meglio richiamano l’idea del Rinascimento. Paolo Uccello, ad esempio, realizzò l’immagine di questa forma geometrica per la pavimentazione a intarsio in marmo della Basilica di San Marco a Venezia. Anche i dodecaedri stellati di Leonardo erano bidimensionali: erano i disegni che furono commissionati a Leonardo per illustrare la parte finale del trattato di geometria De Divina Proportione di Luca Pacioli. I dodecaedri stellati di Leonardo erano resi con particolare forza volumetrica grazie all’uso del chiaroscuro caratteristico della sua tecnica di disegno. Dal dodecaedro stellato in alluminio dedicato a Leonardo lo spazio è scomposto e riconfigurato in piani diversi realizzati con lastre di calcare grigio delle Apuane che si intersecano fra loro. Le molteplici superfici in pietra sono solcate dalle incisioni tipiche dell’universo di Paladino e conducono al breve percorso lastricato di Via La Pira e poi alla sede del Museo Leonardiano della Rocca dei Guidi. Il percorso si affaccia sul paesaggio della Valle dell’Arno e dei Monti Pisani che Leonardo ha rappresentato nei disegni delle sue mappe più famose.
A cura di
Silvia Leporatti
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