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Museo Ideale Leonardo da Vinci

Fondato nel 1993, il Museo trae origine da raccolte iniziate nel 1972. Nato dalla collaborazione di studiosi e artisti, sotto l’egida dell’Armand Hammer Center for Leonardo Studies dell’Università di California a Los Angeles, è stato ufficialmente riconosciuto Museo d’Interesse Pubblico nel 1999 dalla Regione Toscana.
Nel XV secolo, di fronte all’ingresso dell’attuale Museo, vi era la gora del Mulino del Comune, che nel 1478 fu preso in gestione dal padre Ser Piero e dallo zio prediletto, Francesco: Leonardo ne risultava usufruttuario, pur essendo figlio illegittimo.
L’edificio ha ospitato anche il più antico museo del vino come risulta dalle Memorie di Giuseppe Garibaldi (Gustavo Frigyesi, 1867).
In anni recenti è stato il primo museo dedicato alla complessità della figura di Leonardo artista, scienziato, inventore e designer anche in rapporto alla sua terra d’origine e alla sua attualità nell’arte moderna e contemporanea, presentando in forma dinamica l’evoluzione degli studi sul vinciano attraverso la continua presentazione di nuove acquisizioni e scoperte.
In parallelo al Museo Ideale, nel 1997 è iniziato il progetto del “Giardino di Leonardo” per il “Centro di Arte-natura e scienza della Toscana di Leonardo”, con il “Labirinto di Leonardo” ed altre installazioni di natura e arte aggiunte progressivamente (il “Sentiero di alberi e fiori diversi” e il “Nodo infinito” di rose) oltre ad attività quali “Arte-scienza del volo” e “Una selva di voci”. Attualmente non è visitabile; la sua riattivazione è prevista nella seconda metà del 2019.
Dalla primavera 2019, in occasione delle celebrazioni per il V centenario della morte dell’artista-scienziato, si presenta completamente ristrutturato e riallestito con opere, documenti e materiali per evidenziare riscoperte su temi che sono da sempre nella vocazione del Museo: il contesto familiare e l’eredità biologica e culturale di Leonardo (“Leonardo Heritage” con documenti e “reliquie” esposti per la prima volta), Monna Lisa e la Gioconda nuda, i Leonardismi (reperti e documenti sull’uso dell’immagine di Leonardo dall’arte ai mass media).
Fra le opere esposte la Gioconda nuda originale della bottega di Leonardo su ideazione del maestro; la scultura in marmo della Gioconda; le tavole di scuola leonardesca raffiguranti la Maddalena e la Santa Caterina nella ruota di tortura; la xilografia di Albrecht Dürer con il “Nodo vinciano”; due “reliquie” di Leonardo recuperate da Arsène Houssay; la Joconde L.H.O.O.Q. di Duchamp; il frantoio robotico e l’arto meccanico…
Collegato alla sede nel centro storico di Vinci è il nuovo spazio espositivo a Villa Da Vinci di Sant’Ippolito in Valle: il Museo Leonardo e il Rinascimento del vino.

A cura di
Alessandro Vezzosi, con la collaborazione di Agnese Sabato
Galleria fotografica
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