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Leon Battista Alberti

Grande architetto e teorico dell’arte, figlio naturale di un fiorentino in esilio a Genova, ebbe una notevole influenza sulle conoscenze scientifiche e tecnologiche di Leonardo. Un riflesso delle concezioni prospettiche e strutturali dell’Alberti Leonardo le poteva trovare in numerosi edifici che il celebre architetto realizzò a Firenze: la Loggia e il Palazzo Rucellai in Via della Vigna Nuova, iniziati a partire dal 1447, la facciata di Santa Maria Novella, del 1456, il tempietto del Santo Sepolcro in San Pancrazio (1467), la cupola della Santissima Annunziata (1470). Ben note furono a Leonardo, come del resto agli altri dotti del Rinascimento, le opere teoretiche dell’Alberti come il De Statua, il De pictura e il De re aedificatoria. Questi scritti risultano, infatti, più volte citati nei suoi appunti (Codice Atlantico, Arundel, Madrid II e Leicester), nei quali rielaborò e discusse teorie e soluzione tecnologiche proposte dall’Alberti.

A cura di
Alessandro Vezzosi, con la collaborazione di Agnese Sabato
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