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Briglia sull'Agliena

Lungo il torrente Agliena si trova un’area naturalisticamente molto interessante sia per la presenza di piante e animali che per i numerosi fossili facilmente individuabili nei versanti dove sabbie e argille plioceniche sono sottoposte all’erosione delle piogge.
Gran parte del tratto del fiume è facilmente percorribile con un sentiero manutenuto dal Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno. Ma la cosa più importante sono le numerose briglie, in gran parte di probabile origine medievale, che sono state recentemente restaurate e che rappresentano un esempio eccezionale della conoscenza e delle tecniche idrauliche del passato. Il corso torrentizio del fiume è infatti segnato da queste briglie che riducono la velocità dell’acqua e il trasporto solido.
In una mappa disegnata da Leonardo è annotato il toponimo Agliena (Ghienna).
Leonardo descrisse perfettamente la funzione di queste briglie che sbarravano il corso del fiume:
Le chiuse delli fiumi di non troppa largehzza si faccino in questo modo: ogni 3 braccie sia fitto un palo a castello, grosso quanto puoi, che più grosso è meglio; e le loro stremità sien d’equale altezza; sopra de’ quali si fermi un legio, ad uso di trave, fortissimamente; di poi si tolga legniami lunghi con tutti li sua rama, i quali legnami s’appoggino sopra il predetto trave, e si fermino con l’uncino del medesimo ramo a esso trave; e si faccino spessi quanto si può, colli rami inverso l’avvenimento dell’acque; e si carichino poi di ghiara e di sassi; e dopo la prima piena rimane atterrato…” (Codice Leicester, c 27v).
L’intero percorso sull’Agliena è lungo 8 km ed è facilmente percorribile soprattutto fra la tarda primavera e i primi mesi dell’autunno.

A cura di
Daniele Vergari
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