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Piero del Pollaiolo

Antonio (1431 -1498) e Piero (1441 c.-1496) Benci, detti del Pollaiolo.
Erano ambedue pittori: Antonio si affermò, più del fratello Piero, anche nell’arte orafa e nella scultura. I suoi capolavori di orficeria sono custoditi nel Museo dell’Opera del Duomo, mentre al Museo del Bargello si trovano il Busto di guerriero e l’Ercole e Anteo facente parte delle perdute Fatiche d’Ercole realizzate per Piero de’ Medici intorno al 1460 e di cui si trova un eco nelle due tavolette degli Uffizi. Fu anche uno dei primi grandi incisori (straordinaria La Battaglia di ignudi). Sicuramente influenzarono in maniera determinante il giovane Leonardo, dal segno grafico allo studio dell’anatomia. Evidenti anche i legami per quello che concerne la concezione del paesaggio e la dinamica intensa delle figure nello spazio.
A Staggia di Poggibonsi si conserva la Comunione di S. Maria Maddalena trasportata in cielo dagli angeli che Antonio dipinse mentre era impegnato nella vicina San Gimignano.
Di Piero si conservano agli Uffizi le tavole con Le Virtù commissionate dalle Arti fiorentine nel 1469. Piero è fra l’altro autore del celebre Ritratto di giovane dama del Museo Poldi Pezzoli a Milano.

A cura di
Alessandro Vezzosi, con la collaborazione di Agnese Sabato
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