X
Palazzo Medici Riccardi

Il rapporto di Leonardo con la casata medicea fu importante e duraturo nel tempo. Già il padre aveva stretto relazioni con gli esponenti della famiglia dando così inizio ad un sodalizio che si sarebbe protratto sino al tempo del ritorno dei Medici con Giuliano, Piero e Giovanni (papa Leone X).
Fra i numerosi membri della famiglia Medici che esercitarono un’influenza su Leonardo e sulle persone a lui vicine si possono ricordare:

• Cosimo il Vecchio (1389-1464).
• Piero di Cosimo (detto il Gottoso, 1416-1469): a lui e al fratello Giovanni (1421-1463) venne dedicato, nella Sagrestia Vecchia di Brunelleschi in San Lorenzo, il monumento funebre realizzato da Verrocchio nel 1472 con dettagli che ricordano l’Annunciazione leonardesca degli Uffizi.
• Lorenzo di Piero, detto il Magnifico (1449-1492).
• Giuliano di Piero (1453 – ucciso nella congiura del 1478): «Dipintura d’uno stendardo con uno spiritello per la giostra di Giuliano», tra i lavori frutto della collaborazione di Verrocchio e Leonardo.
• Lorenzo di Pierfrancesco, detto il Popolano (1463-1503), Signore di Piombino: «Grammatica di Lorenzo de’ Medici» nel promemoria del Codice Arundel, f. 190v.
• Piero di Lorenzo (1472 – 1503): «A Fiesole con Piero e Leonardo», scrisse il poeta fiorentino Bernardo Bellincioni a Lucrezia Tornabuoni, madre del Magnifico.
• Giovanni di Lorenzo (papa Leone X, 1475-1521).
• Giulio di Giuliano (papa Clemente VII, 1478-1534).
• Giuliano di Lorenzo (duca di Nemours, 1479-1516).
• Lorenzo di Piero (duca di Urbino, 1492-1519).

Nel suo periodo giovanile, Leonardo rimase ai margini dei circoli filosofici ma fu sicuramente al centro di quelli artistici, come il Giardino di Lorenzo.
Intorno al 1482 si recò a Milano per portare in dono al Moro una lira d’argento da parte di Lorenzo il Magnifico.
Per i Medici eseguì il cartone di un arazzo con Adamo ed Eva, destinato al re del Portogallo.
In momenti diversi frequentò le Ville di Careggi (nella zona di Rifredi-Terzolle) e di Poggio a Caiano.
Al tempo di Cesare Borgia si ritrovò con Giuliano, che era in esilio. Dal 1513, dopo il rientro dei Medici e l’elezione di Giovanni al soglio pontificio, Leonardo, pur trasferendosi con Giuliano a Roma, tornò spesso in patria.
A Firenze studiò un nuovo palazzo mediceo di fronte all’attuale Palazzo Medici Riccardi e il riassetto del quartiere circostante, con la delocazione della chiesa di San Giovannino e della facciata di San Lorenzo. Progettò inoltre le Stalle medicee.

A cura di
Alessandro Vezzosi, con la collaborazione di Agnese Sabato
Risorse
Galleria fotografica
Risorse
Galleria fotografica