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Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze

La prima dettagliata biografia di Leonardo, databile verso il 1540, è attribuita all’Anonimo Gaddiano, detto anche Anonimo Magliabechiano. Si trova nell'attuale Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, che fu aperta per la prima volta al pubblico nel 1747 con il nome di "Magliabechiana". Ha infatti origine dalla biblioteca privata di Antonio Magliabechi, costituita da circa 30.000 volumi e lasciata nel 1714, secondo il suo testamento, "a beneficio universale della città di Firenze".
Originariamente la Biblioteca ebbe sede in locali che facevano parte del complesso degli Uffizi. Nel 1935 fu trasferita nella sua sede attuale, costruita, a partire dal 1911, su progetto dell'architetto Cesare Bazzani e successivamente ampliata dall'architetto Vincenzo Mazzei. Sull’esterno dell’edificio novecentesco si trova un medaglione raffigurante il ritratto di Leonardo.
Nel 1771 il granduca Pietro Leopoldo rinunciò alla Biblioteca Mediceo-palatino-lotaringia e la volle unita alla Magliabechiana. Da allora in poi la Biblioteca si arricchì ulteriormente di molti altri pregevoli fondi. Spiccano quelli delle biblioteche ex monastiche, incamerati a seguito della politica di soppressione dei conventi messa in atto da Pietro Leopoldo e ripresa da Napoleone.
La Biblioteca Nazionale Centrale conserva materiale fondamentale per la conoscenza di Leonardo e del Rinascimento. Fra le altre opere, diverse copie manoscritte incomplete del XVII secolo del "Libro di Pittura": una proveniente dal Convento della Badia Fiorentina, due nella Sezione Magliabechiana, due nella Palatina, uno nel fondo Conventi Soppressi, uno proveniente da Vallombrosa.

A cura di
Alessandro Vezzosi, con la collaborazione di Agnese Sabato
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