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Luca Paioli, De Divina Proportione

Originario di Borgo Sansepolcro. Nel 1500 Leonardo tornò a Firenze in compagnia di Luca Pacioli, che era ospitato nel convento francescano di Santa Croce. Leonardo aveva conosciuto l’illustre matematico a Milano dove era stato suo allievo negli anni in cui illustrava il De Divina Proportione. Di quest’opera, terminata nel 1498, furono compilate tre copie manoscritte: la prima è conservata presso la Biblioteca Civica di Ginevra, la seconda è custodita presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano, la terza è andata perduta (probabilmente fu donata a Piero Soderini, gonfaloniere di Firenze). Pacioli, fra l’altro, ricordava nel De Viribus Quantitis, manoscritto del 1496 conservato presso la Biblioteca Universitaria di Bologna, un ponte di fortuna ideato da Leonardo, «nobile ingegnere di Cesare Borgia, duca di Romagna e Signore di Piombino», senza «né ferri né corde» per consentire a un esercito di attraversare un fiume largo 24 passi. Tra il 1500 e il 1506, ebbe la cattedra di Matematica presso lo Studio fiorentino e quello pisano ed ebbe modo di frequentare ancora Leonardo.

A cura di
Alessandro Vezzosi, con la collaborazione di Agnese Sabato
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