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Sala di Giovanni della Robbia, Museo Nazionale del Bargello, Firenze

Fu Luca (1400-1482) il capostipite di questa celebre famiglia di artisti: egli seppe ritagliarsi un ruolo di grande rilievo nella Firenze del Quattrocento che conobbe una straordinaria esplosione di talenti. Le sue orme furono seguite poi dal nipote Andrea (1435-1528) e dal figlio di questi, Giovanni (1469-1529); furono loro collaboratori Benedetto (1461-1521) e Santi Buglioni (1494-1576).
I Della Robbia legarono il loro nome all’“invenzione” della terracotta invetriata, tecnica con cui furono realizzate numerosissime opere destinate a chiese ed edifici di Firenze e dell’intera Toscana (dalla Cappella Pazzi al Santuario della Verna) e oggi conservate nei più importanti musei della Regione, dal Museo dell’Opera del Duomo al Museo del Bargello.
È nel suo Libro di pittura che Leonardo ricorda la loro straordinaria tecnica, avendo trovato il modo «di condurre ogni grande opera in pittura sopra terra cotta coperta di vetro».

A cura di
Alessandro Vezzosi, con la collaborazione di Agnese Sabato
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